lunedì 4 maggio 2009

Eat, Pray, Love


dicevamo...i biglietti dolorosi e le loro conseguenze...in questo caso, LIBRI.
Elizabeth Gilbert e il suo Mangia, Prega, Ama. Organizzato in 108 capitoletti, tanti quanti sono i grani del Japa Mala, il rosario indiano. Ogni capitoletto, un temino: si va dalla migliore pizza a livello mondiale (da mangiarsi a Napoli) al come innamorarsi di una lingua straniera solo per il suo suono (ehm...mi dichiaro colpevole anche io, vostro onore!)
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108 perline per descrivere un anno "di ricerca sul campo"...alla ricerca di se stessi. Autobiografico, a quanto pare.
L'anno (cosi' come il libro che ne parla) e' stato diviso equamente in tre parti...la prima dedicata all'Italia (e all'arte di godere dei piaceri della vita...arte in cui, a quanto pare, noi Italiani eccelliamo), la seconda all'India (per finire seduti nel palmo della mano di Dio) e la terza all'Indonesia (e non ci vogliono ne' l'Uomo-medicina e nemmeno la spiaggia e l'oceano per innamorarsi..o forse si?!).
la parte dedicata all'Italia e' davvero carina...ho scoperto che tante cose che davo per scontate hanno invece un grande "wow factor" per chi italiano non e'...magari, invece di aspettare che esca il film (hehe) lo faccio leggere anche al MGP.

Questo particolare allenamento per la maratona del libro e' stato un test tosto: la lettura non e' stata tanto veloce, ma forse e' stato meglio cosi'...non tutti i libri sono da divorare...alcuni e' meglio succhiarli pian piano, con la cannuccia...cosi' da assaporarli e digerirli meglio.

Per una recensione, eccovi quella di qualcuno che e' MOLTO piu' bravo di me con le parole...
Liz è bella, bionda, solare; ha una grande casa a New York, un matrimonio perfetto, un lavoro invidiabile. Eppure, in una notte autunnale, si ritrova in lacrime sul pavimento del bagno, con l'unico desiderio di essere mille miglia lontana da lì. Quella notte, Liz capisce di non volere niente di tutto quello che ha, e fa qualcosa di cui non si sarebbe creduta capace: si mette a pregare. Come reagireste se Dio (o qualcosa che gli assomiglia) venisse a toccarvi il cuore e la mente, non per invitarvi alla pazienza e alla rassegnazione, ma per dirvi che avete ragione, quella vita non fa per voi? Probabilmente fareste come Liz: tornereste a letto, a pensarci su. A raccogliere le forze, perché il bello deve ancora venire. Un amarissimo divorzio, una tempestosa storia d'amore destinata a finir male e, in fondo, uno spiraglio di luce: un anno di viaggio alla scoperta di sé. In questo irresistibile diario-confessione, Elizabeth Gilbert ci racconta le tappe della sua personalissima ricerca della felicità: l'Italia, dove impara l'arte del piacere, ingrassa di 12 chili e trova amici di inestimabile valore; l'India, dove raggiunge la grazia meditando in compagnia di un idraulico neozelandese dal dubbio talento poetico; e l'Indonesia, dove uno sdentato sciamano di età indefinibile le insegna a guarire dalla tristezza e dalla solitudine, a sorridere e a innamorarsi di nuovo. "Mangia, prega, ama" è la storia di un'anima irrequieta, con cui è impossibile non identificarsi.


We were saying...the sorrowfull tickets and their various consequences...in this case, BOOKS.
Elizabeth Gilbert and her Eat, Pray, Love. Structured into 108 chapters, as many as the beads in a Japa Mala, the indian rosary. Each mini-chapter is a little assay: topics range from the best pizza in the world (to be eaten in Napoli) to how to love a language just for the way it sounds (ehm, uhm....guilty, Your Honour...I'm like Lizzy on this one!)...
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108 tiny beads to bring to life a year of "research in the field"...searching for your true self. A sort of autobiography, I think...
The year (and the book that describes it) is equally divided into three parts, the first one dedicated to Italy (and to the art of enjoying the pleasures of life, art in which we italians seem to be masters...really?!), the second part dedicated to India (to end up sitting in the palm of God's hand) and the third to Indonesia (and, as it turns out, you don't need no medicin-man, and neither white beaches nor ocean to fall in love!).
I enjoyed the part dedicated to Italy...I discovered that things I thought were obvious have in reality a huge "wow factor" for those non-italians people living in the rest of the world...maybe this time I won't wait for the movie to come out...I'll suggest MFJ to read at least this part...
I have to admit that this particular BookWorm Marathon training session was a tough one: the reading was quite slllllllllllllllllllllllllow, but maybe that's better...not every book can be gorged down...some of them need to be sipped slowly through a thin straw...so as to taste (and digest) them better.

Little review from people who are so much better at words than me...
Publishers Weekly (Starred Review) (Copyright Reed Business Information, Inc.)

Gilbert (The Last American Man) grafts the structure of romantic fiction upon the inquiries of reporting in this sprawling yet methodical travelogue of soul-searching and self-discovery. Plagued with despair after a nasty divorce, the author, in her early 30s, divides a year equally among three dissimilar countries, exploring her competing urges for earthly delights and divine transcendence. First, pleasure: savoring Italy's buffet of delights — the world's best pizza, free-flowing wine and dashing conversation partners — Gilbert consumes la dolce vita as spiritual succor. 'I came to Italy pinched and thin,' she writes, but soon fills out in waist and soul. Then, prayer and ascetic rigor: seeking communion with the divine at a sacred ashram in India, Gilbert emulates the ways of yogis in grueling hours of meditation, struggling to still her churning mind. Finally, a balancing act in Bali, where Gilbert tries for equipoise 'betwixt and between' realms, studies with a merry medicine man and plunges into a charged love affair. Sustaining a chatty, conspiratorial tone, Gilbert fully engages readers in the year's cultural and emotional tapestry — conveying rapture with infectious brio, recalling anguish with touching candor — as she details her exotic tableau with history, anecdote and impression."


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

i liked your review better! glad to hear you enjoyed it. i have seen women all over oslo reading this, so i finally caved and have requested it from the library. i'm next up, it seems :-)

manu ha detto...

ahw...so sweet of you! thanks for the compliment.
I look forward to hearing what you make of it!